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dr. Giorgio Pedrotti
Mi sono laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Modena dove successivamente ho acquisito specializzazione in Ortopedia nel 1986.
Sin dall’inizio mi sono interessato particolarmente alla patologia del piede (1), prendendo coscienza della sua importanza fondamentale nella macchina umana e approfondendo soprattutto le problematiche del piede infantile; e dalla valutazione di questo, con passaggio logico, sono giunto a quella della postura (2) corporea. Valutazione che oggi costituisce un punto cardine della mia attività, eseguita sia sul paziente in crescita che su quello adulto, perché sono convinto che la correzione delle alterazioni posturali sia il miglior modello di prevenzione che un medico ortopedico possa adottare; nello stesso tempo comprendere la situazione posturale di un corpo umano significa cercare di capirne la funzionalità e quindi andare a monte del semplice sintomo e della pura analisi segmentale di un problema ortopedico.
un'alterazione della postura può essere causata da una condizione di piede pronato
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Da tempo mi dedico anche alla Medicina Manuale (3) (appresa dagli insegnamenti del Prof. Renato Gatto, collaboratore del Prof. Robert Maigne, primo codificatore di questa pratica medica), che si rivolge soprattutto alle problematiche della colonna vertebrale trattandole sia con manipolazioni che con altre tecniche mediche, la cui originalità sta soprattutto nell’interpretazione dei problemi (cui si giunge però seguendo vie rigorosamente scientifiche) spesso diversa da quella classica, e la cui valenza sta nel fatto di avere risultati rilevanti anche laddove altre cure hanno fallito.
Mi sono chiesto per anni se il mio ruolo di medico avrebbe mai potuto entrare in modo attivo nel processo di risoluzione dei problemi del paziente; la risposta è stata appunto l’incontro con la Medicina Manuale che sin da subito mi ha appassionato per la possibilità di intervenire in modo attivo sul paziente e per l’immediatezza dei riscontri positivi, ma soprattutto per la possibilità di verificare in brevissimo tempo ed in modo inequivocabile la correttezza della diagnosi.
Da sempre amante dello sport praticato, in particolare di quelli legati alla montagna, inserisco nel mio curriculum anche un diploma federale di Istruttore Nazionale di Scherma, sport in cui mi dedico all’insegnamento della spada sportiva.
Approfondimenti
(1) L’importanza del piede come struttura d’appoggio del nostro corpo e come elemento di spinta nel cammino è ovvia, anche se spesso negata dalla trascuratezza con cui viene trattato, sia in relazione alle calzature che la moda impone, sia in considerazione della scarsa cura che gli viene spesso concessa.
Sicuramente meno ovvia la sua importanza quale elemento basilare della postura umana. I piedi sono infatti le "fondamenta" su cui si costruisce il nostro sistema posturale ed ogni loro alterazione provoca degli adattamenti posturali nei segmenti corporei sovrastanti, adattamenti che possono risalire anche sino a livello cervicale.
(2) La postura è la posizione del corpo nello spazio e la relazione tra i vari segmenti corporei; è sostanzialmente l’adattamento del corpo alla forza di gravità. Essa si fonda sulla struttura (conformazione) del segmento corporeo in esame, sulla sua funzionalità (articolare e muscolare) e sull’insieme di altri elementi (psicologici, posizionali lavorativi o sportivi, ambientali) le cui alterazioni possono motivare delle rigidità muscolari che condizionano in modo limitante la funzionalità della zona.
E naturalmente l’anomalia posturale di un segmento del corpo (ad esempio la colonna lombare) può essere secondaria ad alterazioni (strutturali o posturali) di un'altra zona (in questo caso ad esempio del bacino): ecco quindi la necessità di una valutazione in toto per risalire alle cause prime di un’alterazione.
Una conseguenza di una postura scorretta può essere il mal di schiena
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Sicuramente nel nostro attuale contesto sociale vi sono due elementi che spesso condizionano negativamente e pesantemente la nostra postura: la globale scarsità di attività fisica (essendo il movimento quello che può aiutare a ricomporre certi equilibri posturali) ed il terreno artificialmente piano (essendo il terreno la superficie sulla quale si sviluppa l’azione corporea contro la gravità).
["Il terreno piano è un’invenzione degli architetti. E’ adatto per le macchine, non per i bisogni umani….Se l’uomo moderno è costretto a camminare sulla superficie piatta dell’asfalto e dei pavimenti….viene alienato dal suo contatto naturale e primordiale con la terra. Una parte cruciale del suo essere si atrofizza e le conseguenze sono catastrofiche per la sua psiche, per il suo equilibrio e per il benessere della sua intera persona". Friedensreich Hundertwasser, architetto, pittore e filosofo viennese, 1928-2000].
Con altrettanta sicurezza possiamo dire che le alterazioni posturali (quindi non strutturali) possono essere generalmente modificate con percorsi correttivi che definiscono la cosiddetta ginnastica posturale, insieme di pratiche attive e passive tendenti a ristabilire degli equilibri corporei più funzionali ed ergonomici.
(3) La Medicina Manuale (M.M.) nasce negli anni ’60 a Parigi grazie al prof. Robert Maigne il quale ha avuto il merito di trasformare una metodica ancora molto empirica (le manipolazioni vertebrali) in una disciplina medica scientifica basata su una rigorosa osservazione clinica e su studi anatomopatologici.
Maigne attinge alcune tecniche dalla chiropratica e dall’osteopatia ma superando l’empirismo della prima e abbandonando i concetti filosofici della seconda; approfondendo invece gli aspetti diagnostici con la ricerca dei segni clinici di sofferenza di un segmento vertebrale, codificandoli con esattezza in una semeiotica molto approfondita, e dettando delle regole ben precise sulle modalità e sulle tecniche esecutive del gesto manipolativo e delle altre pratiche adottate.
La M.M. è quindi un’evoluzione dell’Osteopatia e della Chiropratica in quanto fornisce di contenuti clinici e scientifici le pratiche manipolative e le eleva a dignità di pratica medica con regole diagnostiche e terapeutiche ben precise, rimuovendo inoltre un’aura non specificatamente sanitaria che a volte avvolge l’osteopatia e la chiropratica.
Inoltre, nella M.M. le manipolazioni costituiscono solo il momento terapeutico più eclatante, mentre vengono utilizzate anche infiltrazioni vertebrali, tecniche di mobilizzazione articolare, di stiramento muscolare, massaggi connettivali ecc.
un dolore lombare basso od alla regione laterale dell'anca è spesso espressione di una sindrome della giunzione dorso-lombare
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Contatto:
dr. Giorgio Pedrotti
Medico-Chirurgo, Specialista in Ortopedia
38121 Trento – via del Commercio, 30
tel: 346 7242158
mail: giorgiopedrotti@libero.it